giovedì 5 luglio 2012

Un altro buon motivo per ripensare radicalmente “l’ufficio”



Si sa, lo stress in ufficio è alto ed è in costante aumento secondo tutte le ultime statistiche. Certo contribuiscono l’aumento generale del carico di lavoro ed i timori spesso fondati di ridimensionamenti e tagli. Ma a parte questo…e se ci fosse qualcosa di sbagliato proprio nel modo in cui gli uffici sono costruiti, pensati ed utilizzati?

Del resto se si chiede a qualcuno dove e quando riesce davvero a lavorare bene e portare a termine i progetti le risposte sono del tipo: o molto presto al mattino e molto tardi la sera (quando ancora non c’è nessuno) oppure in viaggio, magari sul treno, o a casa durante il week end. Pochi rispondono “in ufficio”. Che è un costoso posto idealmente concepito appunto per “lavorare”. Come mai?


Innanzitutto…il lavoro è fatto di diverse attività: ora abbiamo bisogno di stare concentrati, ora abbiamo bisogno di passare molti minuti o addirittura ore al telefono, ora abbiamo bisogno di lavorare assieme agli altri. L’open space tipico è il posto peggiore per fare tutte e tre le cose…se dobbiamo rimanere concentrati il rumore di fondo, le chiacchere e le telefonate dei colleghi ci interrompono e disturbano…se dobbiamo lavorare con gli altri la struttura dei tavoli lo rende difficile e saremo noi a disturbare…e se dobbiamo usare il dannato telefono saremo protagonisti di una escalation di volume con i vicini ciascuno impegnato a difendersi dagli altri.
E anche se abbiamo il privilegio di avere un ufficio tutto per noi le cose non migliorano. Il nostro tempo è comunque fatto a pezzi ed usato dagli altri (soprattutto dai manager)...rispondere ad una domanda, scrivere una mail urgente, partecipare ad una conference call, fare una riunione, rispondere al telefono, gestire un intruso che ci vuole raccontare l’ultimo pettegolezzo. Anche nei nostri uffici privati non riusciamo a ritagliarci tempo di qualità.


E se invece di rimanere fedeli alla postazione di lavoro fissa colonizzata di cartacce foto ed oggetti personali diventassimo “nomadi” in azienda? Se insomma invece di uffici tutti uguali l’azienda fosse costruita con spazi diversi costruiti apposta per le diverse attività da svolgere? Se ci fosse ad esempio uno spazio chiuso ed isolato dove parlare al telefono, uno per lavorare in solitudine, un altro adatto per riunioni informali e momenti creativi, un altro per meeting più formali, angoli per andare a discutere con un collega e via dicendo? Potrebbe funzionare? Alcune delle aziende più avanzate ci stanno provando. Chi ha esperienza in merito?