martedì 2 aprile 2013

La paura del “social”

Oggi molte organizzazioni vedono ancora i social media come una minaccia per la produttività, un veicolo per la fuga di informazioni riservate, un indebolimento dell’autorità del management ed un pericolo per la “compliance”. Almeno questo è quello che emerge da un interessante assessment disponibile online (qui) legato alla promozione del libro “the social organization”. 

Un atteggiamento timoroso è ancora quindi la norma, e questo porta normalmente al più semplice dei comportamenti suggerito da questo sentimento: vietare e punire. Sicuramente questa soluzione riduce se non elimina del tutto il rischio di comportamenti indesiderati. Ma da un altro punto di vista chiude completamente la porta ai veri e potenziali benefici che si potrebbero ottenere da un sano e studiato uso dei social media nell’organizzazione. Un termine che credo faccia paura sia proprio la parola “social”, il che fa pensare forse a gruppi di amici che chattano e si divertono tra di loro invece di lavorare. 

Proviamo a sostituire la parola social con “digital” dunque. Cosa può significare portare e sviluppare quindi i “digital media” all’interno dell’organizzazione? Innanzitutto aprirsi alle soluzioni digital non significa automaticamente e semplicemente permettere alle proprie persone di connettersi a facebook e you tube. Se non si vuole sviluppare qualcosa di specifico (una soluzione comunque praticata) esistono già disponibili sul mercato soluzioni apposta per creare dei network privati aziendali (ad esempio Yammer, o Chatter di Salesforce). 

Perché usarli quindi? Con quali vantaggi? La collaborazione ed il crowdsourcing sono già realtà evidenti per il mondo social pubblico. Perché non sfruttarli anche all’interno del posto di lavoro? Le aziende più avanti sul tema realizzano sempre più che la più ricca fonte di idee, intuizioni, insights, dati e informazioni è costituita proprio dalle persone dell’organizzazione stessa. E queste informazioni  possono venire a galla grazie ai digital media a tutto vantaggio di:


  • processi decisionali
  • coinvolgimento e motivazione delle persone
  • collaborazione tra le persone
  • maggiori efficienze nel flusso del lavoro
  • condivisione delle conoscenze
  • percezione dell’ umore dell’organizzazione
I vantaggi sono quindi molti, i costi di implementazione di una strategia social interna decisamente bassi. Si tratta solo di capire che quello che viene percepito come un pericolo come sempre ed un po’ retoricamente rappresenta anche una vera opportunità.

Paolo Mazzaglia