Oggi
molte organizzazioni vedono ancora i social media come una minaccia per la
produttività, un veicolo per la fuga di informazioni riservate, un
indebolimento dell’autorità del management ed un pericolo per la “compliance”.
Almeno questo è quello che emerge da un interessante assessment disponibile
online (qui)
legato alla promozione del libro “the social organization”.
Un
atteggiamento timoroso è ancora quindi la norma, e questo porta normalmente al
più semplice dei comportamenti suggerito da questo sentimento: vietare e
punire. Sicuramente questa soluzione riduce se non elimina del tutto il rischio
di comportamenti indesiderati. Ma da un altro punto di vista chiude
completamente la porta ai veri e potenziali benefici che si potrebbero ottenere
da un sano e studiato uso dei social media nell’organizzazione. Un
termine che credo faccia paura sia proprio la parola “social”, il che fa
pensare forse a gruppi di amici che chattano e si divertono tra di loro invece
di lavorare.
Proviamo a sostituire la parola social con “digital” dunque. Cosa
può significare portare e sviluppare quindi i “digital media” all’interno
dell’organizzazione? Innanzitutto
aprirsi alle soluzioni digital non significa automaticamente e semplicemente
permettere alle proprie persone di connettersi a facebook e you tube. Se non si
vuole sviluppare qualcosa di specifico (una soluzione comunque praticata) esistono
già disponibili sul mercato soluzioni apposta per creare dei network privati
aziendali (ad esempio Yammer, o Chatter di Salesforce).
Perché usarli quindi?
Con quali vantaggi? La collaborazione ed il
crowdsourcing sono già realtà evidenti per il mondo social pubblico. Perché non
sfruttarli anche all’interno del posto di lavoro? Le aziende più avanti sul
tema realizzano sempre più che la più ricca fonte di idee, intuizioni,
insights, dati e informazioni è costituita proprio dalle persone
dell’organizzazione stessa. E queste informazioni possono venire a galla grazie ai digital media
a tutto vantaggio di:
- processi decisionali
- coinvolgimento
e motivazione delle persone
- collaborazione
tra le persone
- maggiori
efficienze nel flusso del lavoro
- condivisione
delle conoscenze
- percezione
dell’ umore dell’organizzazione
I vantaggi sono quindi
molti, i costi di implementazione di una strategia social interna decisamente
bassi. Si tratta solo di capire che quello che viene percepito come un pericolo
come sempre ed un po’ retoricamente rappresenta anche una vera opportunità.
Paolo Mazzaglia
Paolo Mazzaglia