Serve essere superuomini per essere oggi dei grandi
imprenditori? Secondo Chip Conley* invece basta essere “super umani” ed
aspirare a diventare Chief Emotional Officer, ovvero occuparsi seriamente delle
emozioni come elemento fondamentale del successo. Ora che le emozioni siano
importanti è cosa nota. Non altrettanto scontato invece il ragionamento quasi
ingegneristico che si può portare avanti come fa lui nel sul libro “emotional
equations”. Le emozioni qui vengano trattate come vere equazioni e pare che
questo tipo di modellizzazione consenta di gestirle in modo migliore e più
lucido. Il discorso sembra interessante soprattutto per quei leader che
vogliono gestire importanti cambiamenti e che quindi devono occuparsi anche dell’aspetto
emozionale (fondamentale) delle persone. Ecco alcuni esempi di equazioni che consentono
di fare alcune semplici riflessioni:
disperazione=sofferenza-significato
Il senso è chiaro. Se vogliamo evitare che le persone si
disperino è fondamentale aumentare il “significato” o il senso delle cose o del
processo che stanno attraversando. Un grande significato può far assorbire una
grande sofferenza.
Ansietà = incertezza x impotenza
E anche questa equazione sembra avere senso, soprattutto
parlando di cambiamenti. Se vogliamo ridurre l’ansia o cerchiamo di abbattere l’incertezza
(ad esempio con comunicazioni chiare) o cerchiamo di dare in mano alle persone
alcune leve che non li facciano sentire completamente impotenti.
E per concludere un equazione parecchio filosofica che merita
qualche minuto di riflessione…
Felicità=volere ciò che hai/avere quello che vuoi
Io ci ho messo un po’ a capirla ma ora mi è chiara e non
posso che essere d’accordo.
Insomma portare le equazioni nelle emozioni può sembrare un
po’ un ossimoro. Eppure credo che il tema sia interessante e vada approfondito a
tutto vantaggio di chi è consapevole di quanto e come le emozioni siano
fondamentali per il successo di un’ organizzazione. Ne riparleremo.