Qual è il tipico modo in cui
motiviamo i nostri comportamenti soprattutto come genitori o manager?
Normalmente l’equazione che abbiamo dentro (e che trasmettiamo fuori) è la
seguente: se lavoriamo più duramente, avremo un maggior successo. Se avremo
maggiore successo, saremo più felici.
Secondo Shawn Achor (in un divertente speech per TED) questo modello è
fondamentalmente retrogrado e sbagliato.
Innanzitutto, ogni volta che la
nostra mente registra un successo viene cambiato il limite che definisce che
cos'è un successo. Se abbiamo preso un buon voto, dobbiamo prendere un voto
migliore, se otteniamo un buon lavoro vogliamo poi averne uno migliore (e lo
stipendio non è mai alto abbastanza) , inoltre chi fa vendite sa che raggiunto
un obiettivo di vendita il prossimo sarà più alto, sempre più alto. In sostanza
dice Achor che se poniamo la felicità
oltre il successo non la troveremo mai. Ciò accade perché pensiamo che dobbiamo
avere successo, e che solo dopo averlo raggiunto saremo felici. Il nostro modo
di pensare conclude è quello di spingere la felicità oltre l'orizzonte
cognitivo.
La vera bella rivoluzione secondo
me invece il concetto che i nostri
cervelli lavorano al contrario. Esiste secondo Achor (e secondo studi
scientifici) un “vantaggio competitivo della felicità”. In sostanza se il
cervello si trova in uno stato positivo, funziona significativamente meglio di
quando si trova in uno stato negativo, stressato o indifferente. Intelligenza, creatività
ed il livello di energia aumentano. Studi dicono che il cervello in uno stato
positivo è il 31% più produttivo di quando si trova in uno stato negativo,
stressato o indifferente. Si diventa il 37% migliori nelle vendite. I dottori
sono il 19% più veloci ed accurati nel giungere a diagnosi corrette quando sono
in uno stato positivo, piuttosto che negativo, stressato o indifferente. Il che
vuol dire che possiamo invertire la formula.
Se possiamo scoprire come
diventare positivi oggi, allora le nostre menti avranno un successo ancora
maggiore perché saremo in grado di lavorare più duramente, meglio ed in modo
più intelligente. Insomma lavorare sulla felicità delle persone potrebbe essere
un passaggio fondamentale. Non solo perché le persone saranno “banalmente” più
felici ma anche perché questa felicità avrà un impatto positivo sul business. A
me sembra molto bello oltre che utile.
Come fare però ad aiutare le
persone a diventare più positive e felici senza intervenire sul “successo”? E’ un tema affascinante. Ne riparleremo.
Paolo Mazzaglia
Paolo Mazzaglia